L’Associazione Musicale “Giulio Gabbiani” nasce per ricordare uno tra i più conosciuti musicisti pratesi contemporanei. Diplomato in Trombone presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e nonostante avesse studiato musica classica, si sente attratto dal jazz e dalla musica leggera. Questa passione lo porterà a far parte delle più famose orchestre e ad esibirsi nelle più importanti città d’Italia e all’estero. Si deve fermare durante il periodo bellico del ’40-’45, essendo stato richiamato alle armi dove però non interrompe l’attività musicale. Infatti anche in divisa riesce a formare un’orchestra jazz. Viene chiamato così a far parte dell’Orchestra di Radio Cagliari dove rimarrà per tutta la durata della guerra. Finito questo periodo torna a casa dove si sposerà con la Signora Ione Soffi con la quale avrà due figli: Roberto, futuro direttore coro del Teatro Comunale di Firenze, del Teatro alla Scala di Milano, del teatro S. Cecilia, del Teatro Regio di Torino, e Roberta, futura violinista del Maggio Musicale Fiorentino. A questo punto decide di lasciare la professione di orchestrale per dedicarsi completamente all’insegnamento e ben presto si fa conoscere dall’intera città e i suoi allievi diventano nel frattempo sempre più numerosi. Poco dopo chiamato ad insegnare all’Istituto Magnolfi che lo arricchirà profondamente. Riesce così a formare un numeroso e capace gruppo di strumentisti a fiato che unirà e inserirà nella banda del Concerto Cittadino “E.Chiti”.Nel 1966 vine incaricato dall’Amministrazione comunale di Prato a coordinare la Scuola di Musica “G.Verdi” che era in quel periodo in un momento di difficoltà e riesce in poco tempo a rendere attivo l’andamento scolastico, portando anche gli altri insegnanti ad avere idee più vicine alle esigenze dei giovani. Tutto questo grande lavoro musicale e professionale ha lasciato in Prato un insegnamento e un esempio di vita così importante che viene ricordato tutt’oggi con grande affetto e riconoscenza dai tanti allievi e collaboratori che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. La nostra città avrebbe ancora bisogno di persone come lui per crescere culturalmente e per mantenere vive le nostre antiche tradizioni di civiltà. E’ questo un periodo molto intenso per Giulio ma nel 1979, per ragioni di salute dovrà interrompere la sua attività. Riesce comunque a superare il momento difficile ma non potrà più esercitare. Nel 1981 lascia definitivamente qualsiasi tipo di impegno e nel Giugno 2009, e all’età di 93 anni, si spegne attorniato dall’affetto dei figli e dei nipoti.
Anni di esperienza